PETIZIONE: SAN LEOPOLDO “PATRONO DEI MALATI DI TUMORE”

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Leopoldo Patrono malati

Petizione
alla Conferenza Episcopale Italiana
per nominare
San Leopoldo “patrono dei malati di tumore”

Fin dagli anni ’80 del secolo scorso, molti medici, ammalati e loro familiari hanno espresso il desiderio di poter invocare san Leopoldo per una malattia sempre più diffusa e dolorosa: il tumore. Sono state anche raccolte parecchie firme a sostegno di questa iniziativa (circa 13mila, conservate nell’Archivio del Santuario di Padova). Lo stesso si sta facendo in questi mesi, con il sostegno del mondo della sanità e dei devoti del Santo.
Il 30 luglio 1942 Padre Leopoldo morì a causa di un tumore all’esofago: malattia che gli era stata diagnosticata e che gli provocava crisi di dolori così lancinanti da farlo svenire. Mirabile e paziente nelle molte sofferenze e infermità che l’hanno accompagnato in tutto l’arco della sua esistenza, ha insegnato, con l’aiuto della grazia divina, con quale spirito di fede vanno affrontate anche malattie incurabili. Offriva tutto al Signore, in unione con il Divino Sacrificio dell’Eucaristia, e per intercessione della Madonna, che chiamava filialmente la sua “Parona benedetta”, per i suoi penitenti e per il grande ideale dell’unità tra la Chiesa Ortodossa d’Oriente e la Chiesa cattolica di Roma.
Chiese al Signore di poter svolgere il suo ministero fino alla fine dei suoi giorni. Fu esaudito: benché stremato, il 29 luglio 1942, ultimo giorno della sua vita, i suoi biografi testimoniano che confessò circa cinquanta persone nella stanza dell’infermeria del convento.
Una quindicina di giorni prima della morte, la stenosi esofagea era divenuta totale e non permetteva più alcuna alimentazione, sia naturalmente sia per mezzo di sonda, nemmeno delle sostanze liquide. Aveva spesso convulsioni spasmodiche dolorosissime. Riusciva, tuttavia, ad ingerire – cosa inspiegabile con mezzi e cognizioni mediche e con stupore dei medici curanti – soltanto il pane, il vino e l’acqua della purificazione del calice, durante la Santa Messa che ha celebrato fino all’ultimo giorno della sua vita (cf. testimonianza del prof. Enrico Rubaltelli, suo medico e specialista otorinolaringoiatra).
Padre Leopoldo ebbe sempre molta attenzione per le persone ammalate. Una testimonianza afferma: «Se chiamato da un ammalato si recava sempre molto volentieri col permesso dei superiori. Qualche volta, per recarsi al letto di qualche ammalato grave lasciò anche la confessione». Un’altra: «Anche coloro che non avrebbero mai permesso a un sacerdote di avvicinarsi al proprio letto, appena vedevano padre Leopoldo, si commuovevano, si confessavano e spiravano con il conforto della fede».
Pensiamo che padre Leopoldo, che ha terribilmente sofferto a causa di questa malattia, ma con serenità, spirito di abbandono e di fiducia nella bontà divina, possa essere indicato ai malati di tumore e ai loro familiari come un esempio nella difficile prova della malattia e come un intercessore presso Dio per invocare la guarigione, qualora Egli lo volesse, o la forza per sostenere la sofferenza, con fiducia e speranza.
Chiediamo di sostenere questa iniziativa con la preghiera e firmando la petizione.

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- Il modulo si può fotocopiare per raccogliere più adesioni
- compilare in stampatello
- possono firmare, una sola volta, solo persone maggiorenni
- consegnare a mano oppure spedire a:
Santuario di san Leopoldo - Piazzale Santa Croce 44 - 35123 Padova

 

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